Una lingua di tutti, una lingua per tutti
L'esperanto è una lingua, ideata dal medico polacco Ludwig Lejzer Zamenhof e poi diffusa in tutto il mondo. Al giorno d'oggi, svariate centinaia di migliaia di persone conoscono e usano la lingua esperanto.
La prima grammatica è stata pubblicata a Varsavia il 26 luglio 1887, data che identifica quindi la nascita dell'esperanto. La prima grammatica per italiani è stata pubblicata a Crema nel 1890, da Daniele Marignoni.
Esistono tantissime grammatiche e vocabolari, e innumerevoli opere - saggi, racconti, romanzi, poesie, teatro, fumetti, ecc. - originali e tradotte da tutte le letterature del mondo. Canzoni, film e video di ogni genere sono disponibili in rete.
L'esperanto è una lingua semplice e logica, dalla grammatica regolare e dal lessico formato in modo geniale. La struttura semplice e la pronuncia senza eccezioni ne permettono un rapido apprendimento, e lo rendono strumento ideale per imparare altre lingue.
Ma non si tratta solo di questo: l'esperanto è parlato soprattutto da persone che vogliono conoscere altri modi di vivere e di pensare, da persone che cercano la pace e la convivenza civile, da persone per le quali il rispetto dell'altro è prioritario.
Nella comunità esperantista nessuno è straniero, tutti hanno diritto di espressione e nessuno è discriminato per qualsivoglia caratteristica. L'abbattimento delle barriere linguistiche è il primo passo essenziale per colmare le differenze culturali.
Puoi impararlo da autodidatta: è davvero facile! Per cominciare, puoi usare la grammatica gratuita di Luigi Garlaschelli, aiutandoti per la pronuncia con i filmati che trovi in rete, per esempio su YouTube: ti stupirai della rapidità con cui lo imparerai.
Il lessico - lo scoprirai! - è costruito in modo geniale: per esprimere gli stessi concetti, occorre imparare molte meno parole che nelle altre lingue. hVortaro è un ottimo vocabolario italiano ⇄ esperanto, mentre PIV è un vocabolario solo in esperanto.
I gruppi locali della FEI, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Esperanto, organizzano corsi in presenza. In internet puoi seguire il corso KIREK, con l'assistenza di un tutore a tua disposizione; o puoi informarti sui corsi sincroni disponibili, scrivendo a corsi@esperanto.it.
L'esperanto arriva a Brescia nel 1914 grazie a Modesto Carolfi; nel 1922, Gaetano Facchi fonda il Gruppo Esperantista Bresciano. Tra gli anni '50 e '70 del XX secolo le maestre Dina Bordogna e Beatrice Marinaro conducono numerosi corsi, che portano il gruppo a una crescita numerica. Nel 1990 Luigi Fraccaroli e Marco Angoscini rifondano il Gruppo e gli danno la struttura che conserva tuttora, coadiuvati da Luciana e Olga Branchi e da Glauco Corrado. Olha Vdovychenko conduce numerosi corsi durante i primi anni Duemila. Daniella Branchi, segretaria del Gruppo, e Mauro Magri completano la squadra dirigente.
Il Gruppo ha sede presso la Casa delle Associazioni, in via Cimabue 16 (San Polo) a Brescia, dove si riunisce il mercoledì tra le 20:30 e le 22:30 - parlando in esperanto - per discutere di attualità, guardare filmati e documentari, ascoltare programmi radiofonici, leggere e commentare racconti e articoli, programmare l'attività locale.
Il Gruppo Esperantista Bresciano collabora con Cascina Ospitale per attività di diffusione della cultura e della pratica del rispetto dell'altro tramite l'uso della lingua internazionale.
Attività prevalente del Gruppo Esperantista Bresciano è la cura dei rapporti di gemellaggio con i gruppi esperantisti di Darmstadt e Troyes. Pubblicizza inoltre i corsi in rete della FEI e organizza corsi in presenza; diffonde sui media locali informazioni sull'esperanto; partecipa ad attività con i gruppi confinanti.
Il BEG (Breŝa Esperanto-Grupo) produce cartoline illustrate di Brescia, confezionate a partire da immagini fotografiche gentilmente donate dal socio Daniele Gussago, scomparso nel 2023.
Qui la serie completa di cartoline.